raccolgo i filamenti del tempo complesso
di chi chiude e si assopisce coloro che si sforzano di non capire di quelli che sempre ancora edificano vite definitive su sfortunate assi intrise di superstiziosa avversità formo una treccia continua pregando il dio dell'ordine biondo lungo, biondo corto contiene l'uno oro, l'altro cenere e due teste formano la storia sulla mia, tonda come il mondo casuali promesse di treni da dietro alle coste fendono vigne e mulattiere precari parcheggi non l'ho scelta ma è mia l'ombra della via più stretta discreta toga tenda velo sipario sulle cosce colonne del desiderio ch'è più su ma a mezzogiorno se le mamme e il tempo consentono un raggio di sole c'è per tutti e dopo si ferma la città, fuori si nutre dentro, e poi riposa paga di quest'ultima tacca ancora rubata al bottino dei giorni caduti dal paniere di Cristo che la Madonna ha scrollato per le nostre suppliche sullo sfondo del rullo delle gomme sui selci piccola e sparuta una vecchia forma con la scopa linee di polvere sull'asfalto e riassetta le lancette del tempo sulla meridiana del nostro cuore domani, qui, ma chi lo sa? ancora un giorno di tribolazione nel punto che gli dei vollero fosse il più amato della terra Premio Giorgio Belli 2012 quarto classificato ex aequo, pubblicato in Antologia Premio di Poesia Giorgio Belli, Foedus Ars 2012 Contenuto in Alibi By that gate I stood
disappearing yarn after yarn snagged by any traveller gliding by adding to the fray as I question their direction All exists in queues and we do not like to wander beyond the real in horizontal lines We try to form clusters who feed off candlelight as we learn our history Vespers tidy up the pattern peeling off my face, a thread in the breeze I offer least resistance The last word I'll say is the hopeful fact that my old city is made of water flowing over the smoothest of stones |
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August 2023
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